I nomi di Capri

«I nomi antichi delle strade sono come tanti titoli dei capitoli della storia di una città e vanno perciò mantenuti quali monumenti storici del presente.» Il significato di questo libro sulla toponomastica caprese può essere sintetizzato in questo brano di Gregorovius. In effetti non si vuole raccontare la Capri com’era soffiando sul fuoco di una nostalgia sospetta, né tanto meno realizzare una semplice operazione archivistico-antiquaria offrendo al lettore documenti e frammenti asettici di un passato remoto. È necessario partire da una premessa: i toponimi sono segnali, presenze vive di un passato che si collega, senza soluzione di continuità, al nostro presente. Il toponimo nasce da qualcosa che ha profondamente inciso la vita di una comunità e comprenderne il significato si rivela una vera e propria chiave di lettura per capire l’essenza intima di una località. Dimenticare, trasformare o sovrapporre artificiosamente i toponimi di un paese significa creare una pericolosa frattura con il proprio passato e con il territorio dove si vive, creando le premesse naturali ed inevitabili per stravolgimenti di ben più ampia dimensione.