Porte urbane

Originarie della Mesopotamia, le porte hanno dapprima svolto funzioni di paesaggio o ingresso all’abitato, poi di difesa (infatti spesso si notano ai loro fianchi torrette fortificate) e poi ancora, dopo aver perduto (dal ‘600 alla fine del ‘700) la caratteristica militare, alcune di esse hanno acquisito attraverso anche rifacimenti o ricostruzioni, una connotazione celebrativa in onore del santocce nella fede popolare aveva protetto il luogo, oppure in onore del feudatario di turno. Le porte urbane, perché appartenenti alla monumentologia minore, non sono state ampiamente trattate dagli storici, ma le “rughe” che mostrano devono essere curate ed eliminate perché sono segni indelebili della nostra storia. Esse nel corso dei secoli hanno avuto tre nemici: i barbari durante i saccheggi della città, il tempo per l’inevitabile naturale corrosione e gli uomini cosiddetti civili che le hanno trascurate o abbattute. E quando il lettore verificherà le molte porte che mancano, potrà a ben ragione considerare come resistenti quelle esistenti.