Caos nel profondo dell’anima

Leonardo è un giovane psichiatria, neanche trentenne, protagonista di un racconto che sviluppa l’intero arco narrativo in un pugno di giorni, cinque per la precisione. Tutto ha inizio il 15 marzo 1978, con una telefonata. Comincia così il viaggio di Leo verso Positano. Il destino di questo racconto è che accade in un momento particolarmente denso di Storia, forse più di quanto riuscisse veramente a contenerla: gli Anni Settanta. Si dice che tutto fosse cambiato nel Sessantotto, ma la verità è che quella stagione aveva semplicemente acceso certe istanze, ma a metterle a terra o a incendiare l’orizzonte ci ha pensato il decennio successivo. Almeno dalle nostre parti. Franco Basaglia e la Psichiatria Democratica in primis, che chiedeva con voce tonante l’abolizione dei manicomi. E poi a cascata tutte le altre rivoluzioni che fanno da scenario alla vicenda di Leonardo. Sandro e Giulia saranno i compagni vitali di questo percorso, affollato di personaggi, alcuni dei quali stazionavano – in attesa di essere rimossi o elaborati – nella memoria del giovane psichiatra, altri si manifesteranno durante il viaggio. Leonardo si sottopone a un inevitabile percorso di introspezione, sollecitato dalla sua indicibile vicenda personale, che sfocerà in un processo di transizione che gli consegnerà una consapevolezza maggiore e una maturità che lo renderà una persona nuova.