La neve dentro

«Il silenzio della neve è come il silenzio dell’estate, quando sotto il sole a picco si gioca a schiantare le serpi». E’ silente e severa la natura che circonda due bambini, Ascenzio e Strina, mentre vivono con eroica semplicità la loro grande storia. Ma c’è un silenzio ancora più profondo, nel quale rimbombano i suoni del passato, ed è il silenzio della memoria. Nel ricordo, la sublime durezza della campagna siciliana e la tragedia del vivere si trasformano in miti senza tempo. Strina, Ascenzio, il maestro elementare, il cane Paneperso e gli altri personaggi sono creature in carne e ossa, che sussurrano all’orecchio del lettore in una lingua piena di forza, capace di aderire al racconto, e che s’allontana da mode letterarie passeggere: questo è lo stile di Maurizio Padovano. Insieme al testo, i dipinti di William Marc Zanghi, esplosione di energia visiva e di colore, raccontano il dramma della storia umana con semplicità e naturalezza, proprio come farebbero due bambini.