I giudici e la Carta dei diritti dell'Unione europea

La Carta dei diritti fondamentali è stata solennemente proclamata a Nizza dai Capi di Stato e di governo dell’Unione europea nel dicembre del 2000, anche se si è rinviata la decisione sulla natura giuridica del Testo. Il Trattato costituzionale dell’UE la incorpora come sua seconda parte, ma il processo di ratifica è attualmente fermo per i due referendum negativi in Francia e Olanda. Tuttavia, sin dalla sua proclamazione, la Carta è stata oggetto non solo di grande attenzione da parte dei giuristi e degli organi comunitari, ma anche di una sorta di “applicazione anticipata” da parte di giudici europei, di Corti costituzionali nazionali, di giudici ordinari dei vari paesi aderenti all’Unione. Il volume fornisce a magistrati, avvocati, studiosi e operatori del diritto un’ampia panoramica su come il Bill of rights dell’Unione ha già indirizzato la giurisprudenza europea e nazionale e l’indicazione di tutti i casi in cui la Carta è stata menzionata dalle Corti o dagli Avvocati generali della Corte di Giustizia, offrendo così una preziosa piattaforma per la costruzione di un costituzionalismo europeo che nella protezione uniforme ed unitaria dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione, ispirata dal principio del trattamento di miglior favore, ha la sua base prioritaria e il suo punto di forza. Il volume comprende il Testo di Nizza nella sua originaria versione e in quella accolta nel Trattato costituzionale, le “spiegazioni” date dalla prima Convenzione europea e, infine, il report del gruppo della seconda Convenzione incaricato di discutere del significato e delle modalità d’inserimento del Testo di Nizza nella Costituzione.