TOMMASO PALAMIDESSI E L’ARCHEOSOFIA

Il volume prende in esame la vita e l’opera di Palamidessi, basandosi su molteplici fonti primarie e secondarie. Passando in rassegna gli eventi salienti della vita del fondatore dell’Archeosofia l’autore mostra in che modo Palamidessi giunse all’elaborazione del suo sistema dottrinale. L’Archeosofia è descritta nelle sue principali direttrici teoriche ed ascetico-rituali, quindi sottoposta ad un esame storico-critico minuzioso, che ne ripercorre la genealogia culturale e ne evidenzia i principali elementi di originalità. L’autore affronta infine anche alcune tematiche storico-religiose generali, come la definizione dell’esoterismo cristiano e dell’esoterismo tout court. Tommaso Palamidessi (1915-1983) è stato un esoterista eclettico, che ha attinto a tutte le discipline “occulte” del suo tempo per giungere infine ad una sintesi dottrinale originale sotto il segno del cristianesimo. Astrologo, medium, teosofo, direttore di una scuola di yoga e fondatore di un ordine iniziatico nella Torino degli anni '40, Palamidessi nel 1953 si trasferisce a Roma, dove nel 1968 fonda l'Archeosofia, dottrina esoterica sorretta da una forte ispirazione cristiana. L'Archeosofia è per il suo fondatore la restituzione autentica del cristianesimo esoterico dei primi padri della Chiesa, quello di Clemente Alessandrino e di Origene; Origene di cui Palamidessi rivendica l'eredità spirituale, presentandosi esplicitamente come la sua reincarnazione. Nelle sue opere, Palamidessi si prefigge dunque di svelare la natura del vero esoterismo cristiano in quanto ramo della “tradizione primordiale”; un cristianesimo imperniato su una serie di tecniche ascetiche tese a favorire lo sviluppo dei sensi ultrafisici nonché la rigenerazione spirituale dell'uomo.