Il dilemma di Cantor

Ne Il dilemma di Cantor, dietro lo schermo della finzione narrativa, Carl Djerassi, chimico illustre, padre della pillola anticoncezionale, getta un raggio di luce su alcune zone grigie della scienza, quelle in cui i professionisti della ricerca scientifica, deliberatamente o in modo inconsapevole, abbandonano in alcuni casi la retta via. Quando il prof. Cantor annuncia la sua sensazionale scoperta nel campo della ricerca oncologica, la comunità scientifica ne resta elettrizzata. A conferma delle sue brillanti ipotesi manca solo un ultimo esperimento. Fin dove si spingerà il suo giovane assistente per garantirne i risultati? L’“aggiustamento dei dati” è un comportamento assodato, con una lunga e gloriosa tradizione, da Mendel a Newton. Ma quanto danno viene arrecato alla scienza quando proprio le sue élite mostrano un comportamento così deviante rispetto alle regole? Con la vicenda di Cantor e della sua scoperta, da tutti acclamata ma mai dimostrata fino in fondo, Djerassi descrive quel mondo della ricerca scientifica professionale che ben conosce. Le pubblicazioni, l’assegnazione della priorità, l’ordine degli autori, la scelta della rivista, la collegialità, la competizione, la carriera accademica, l’assegnazione dei finanziamenti, il Premio Nobel, la Schadenfreude: tutto questo rappresenta insieme l’anima e il fardello della scienza moderna. I personaggi de Il dilemma di Cantor sono immaginari, ma, in quarant’anni di carriera, sotto diversi travestimenti, Carl Djerassi li ha incontrati tutti.