London calling Napoli

Ambientato tra una Londra multiculturale e una Napoli minacciata dal fumo del Vesuvio, in questa terza indagine il vicequestore Sermoneta vola nella capitale britannica per aiutare Jaya, l’ex moglie di cui è ancora innamorato, a scagionare il padre Sandeep coinvolto nella sparizione dell’amico e vicino di casa Nabil. Come sempre, le vicende private di Sermoneta e dei condomini del Casale s’intrecciano con quelle professionali, complicate questa volta da un tentato omicidio sventato, e da un altro riuscito fin troppo bene. Lontano dalla sua Napoli il vicequestore per la prima volta opera da solo ma troverà in Jaya una solida spalla su cui contare. Il vero ostacolo è l’ispettore capo di Scotland Yard Moisè che, insofferente per l’ingerenza italiana, conduce l’indagine con un’approssimazione sospetta. Il commissario Zollo, intanto, preoccupato per i risvolti di un caso che sembrava chiuso, segue Sermoneta in incognito. È sicuro che una donna dal caschetto rosso e un sorriso sinistro sia stata ingaggiata per uccidere Jaya, come vendetta contro il vicequestore per la lotta alla criminalità napoletana. In un crescendo di near missing e sorprese, Sermoneta si muove tra le strade dei ricordi londinesi e del dolore per la figlia perduta, in una città meno swinging ma sempre fluida e multietnica, dove, come direbbe Calvino, si può viaggiare nel tempo. Alla fine sarà come sempre la musica – la sua grande compagna – ad aiutarlo a risolvere il caso. Con uno stile lineare, diretto e coinvolgente, l’autore costruisce un complesso intreccio narrativo capace di mescolare toni napoletani e inglesi, delineando una storia in cui le fragilità e le debolezze umane diventano una risorsa per cambiare la propria vita.