Post mundi fabricam

Alla cura del testo di Ruggiero di Frugardo, che oggi vede la luce, Giuseppe Lauriello ha dedicato anni di impegno e di ricerca, per presentarlo, infine, nel testo originale riportato dal De Renzi, corredato di una traduzione, un commento, un ricco apparato di note e un glossario dei termini più significativi. L’impostazione del lavoro è stata orientata per un pubblico medico, riproposto cioè con le finalità per cui Ruggiero l’aveva compilato ovvero per i medici: allora per l’apprendimento dell’arte, oggi come godimento culturale. Particolare risalto è stato dato agli aspetti farmacologici delle piante medicinali e alle tecniche operatorie, commentate e interpretate con visione moderna, ma soprattutto, scorrendolo, è possibile ‘rivivere lo scenario professionale del tempo, lo spaccato intenso ed aggressivo delle procedure, l’ambiente povero e disadorno di un lontano medioevo, dominato dall’emergenza e dove soltanto l’audacia e la decisione, ma anche l’esperienza e la perizia sopperiscono all’assenza totale dell’antisepsi e della sedazione del dolore.