Crime Story

In una mattina di inizio anni 90 a Wellington, Nuova Zelanda, una delle città al mondo in cui gli abitanti si sentono più al sicuro, un giovane entra in una casa per rubare. Da quel momento niente è più lo stesso: questo semplice evento è destinato a trasformare il destino di molte persone. "Crime Story" non è un giallo, e nemmeno la storia di un solo crimine: è piuttosto il racconto di molti crimini, più o meno comuni, consumati in ambito pubblico o privato, nessuno dei quali viene giudicato né giustificato. È anche l’incontro casuale tra le vicende di due famiglie, diversissime per classe sociale, in una Wellington che appare a tratti ricca di opportunità, ma che in fondo è chiusa come un microcosmo in cui tutti si sfiorano senza che mai ci sia un contatto umano profondo. La storia è raccontata da un narratore esterno che non si intromette minimante negli eventi, ma li riporta con un linguaggio affilato come la lama di un coltello. Il romanzo tratta temi attualissimi: l’eutanasia, l’handicap, la corruzione e la violenza tra le pareti domestiche.