I misteri di Gesù di Nazareth

L’intento di questo libro è quello di suggerire alcuni tipi di idee sulle verità profonde su cui si basa il cristianesimo, verità generalmente trascurate e molto spesso negate. Il nobile desiderio di rendere tutti partecipi di ciò che è prezioso, diffondere verità grandi e inestimabili, non escludere nessuno dalla luce della vera conoscenza, è stata la causa che ha prodotto il cristianesimo volgare, presentando i suoi insegnamenti in una forma che spesso viene respinta dal cuore e separata dalla comprensione. Il mandato di “predicare il Vangelo a tutte le creature"-di dubbia autenticità-, è stato interpretato come un divieto dell'insegnamento della “conoscenza nascosta nel Vangelo”, e ha apparentemente dissipato il detto meno popolare del Grande Maestro: «Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci». Quel sentimento spurio - che rifiuta di riconoscere la disuguaglianza evidente di intelligenza e di attitudini morali e che, quindi, abbassa l'insegnamento dei più sviluppati al livello di coloro che sono meno avanzati nell'evoluzione, sacrifica il superiore all'inferiore in un modo dannoso per entrambi, e che non rientrava nel senso virile dei primi cristiani. San Clemente di Alessandria dice con rude chiarezza, alludendo ai Misteri: “Anche ora temo, come si dice, il lancio di margherite ai maiali, perché le calpestino e, voltandosi, ci facciano a pezzi; è difficile presentare frasi veramente pure e trasparenti circa la vera Luce ad un pubblico volgare e ignorante". Solo con le vecchie restrizioni la vera conoscenza della Gnosi può tornare a far parte degli insegnamenti cristiani; bisogna abbandonare definitivamente l'idea di abbassarsi al livello delle capacità dei meno sviluppati. Per ripristinare la conoscenza nascosta, è necessario impartire insegnamenti che sono al di sopra della comprensione dei meno evoluti