Internodio

Il Desiderio e la Forma nell’età dei tradimenti

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Da Derrida a Lèvinas, a Deleuze e Guattari, a Nozick, e poi a Dostoevskij, a Henry Miller, a Jouhandeau, a Céline; ma anche Giuseppe D’Agata e Daniele D’Anza, e il loro capolavoro, Il Segno del Comando. Fino ad una interpretazione sorprendente del Memento Mori, il celebre e misterioso mosaico romano custodito al Museo Nazionale di Napoli. Il testo compone molti nuovi concetti su problemi brucianti in seno all’Occidente, giungendo in ultimo a quello, importantissimo per com- prendere il presente, e il futuro soprattutto, di «etnogramma». L’itinerario proposto si snoda con incalzanti pulsazioni che toccano tutti i temi incandescenti della radicalità delle trasformazioni in atto, ma sempre nella certezza di poter giungere in vista di un orizzonte ricco di significato attraversando l’Internodio, cioè il tratto di accrescimento del fusto di una pianta compreso tra due nodi successivi, e che marcano lo sforzo del suo «Nous» di spingersi verso la luce. L’indagine, oltre la configurazione severiniana di Thaumazein, Zauma come terrore carico di angoscia di fronte al nulla, ridefinisce la meraviglia come risveglio olimpico della coscienza alle prese con l’Essere e i suoi abusi e inaudite violenze. Perché peggio della morte e della finitudine heideggeriana c’è solo l’umiliazione del sentimento dell’irrisolto, dell’inespresso, dell’offesa, della perversità che odia tutte le strutture, tutti i necessari confini, e contro il quale si dispiega la forza della patria di tutte le Rivoluzioni, l’Occidente. Un libro fiammeggiante, idealmente dedicato al fuoco eterno di Vesta, a tutti gli studenti e gli studiosi stanchi e avviliti da una cultura che granisce e inaridisce nei suoi convellimenti burocratici e sterili, e che lottano per la vita della mente e della coscienza contro tutti i tronfi Don Ferrante eternamente connessi, che in tutte le sedi, già marci di pestilenze, seguitano a ricamare il nulla delle loro ben remunerate geometriche agonie, e a sputare bave velenose in faccia ai giovani, nei quali cresce necessariamente un disinteresse esiziale. Compito della filosofia non è quello di prendersi cura di ciò che sta nella luce, ma di costruire la luce strappandola alle tenebre.

Informazioni aggiuntive
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Titolo Internodio
Sottotitolo Il Desiderio e la Forma nell’età dei tradimenti
Autore Marco Canzanella
ISBN 9788831366069
Editore Edizioni del Delfino
Pagine/durata 256
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