Kême
Disponibilità: Disponibile
Quattrodici opere di giovani scultori che hanno dato vita a originali e personali visioni e prospettive. Kême in arabo significa terra nera, antico nome dell’Egitto. Il termine è giunto a noi attraverso la trasformazione ‘al-kymya’, per poi diventare in Eu- ropa ‘alchimia’. La terra nera era la materia prima che gli alchimisti utilizzavano per compiere ‘la gran- de opera’, insieme all’altro elemento fondamentale per la trasformazione, il fuoco. Terra e fuoco sono anche gli elementi caratterizzan- ti i Campi Flegrei, un territorio da cui hanno origine le civiltà, le dominazioni e la nostra storia. In Kême la terra di oggi si relaziona alla terra di ieri. Tra i giovani artisti c’è chi ha sviscerato il tema alchemico, chi invece ha operato sul concetto di mercato del mediterraneo, le merci, lo scambio, l’integrazione. Altri hanno operato sulle tracce della memoria, insieme a chi ha operato sulla simbolo- gia. Insieme le opere hanno composto una polifonia che ha animato il mercato, il Macellum che, dal giu- gno 2021, è finalmente visitabile grazie ad un nuo- vo modello di gestione avviato dal Parco attraverso un innovativo rapporto pubblico-privato. La mostra Kême. La scuola nel tempio è l’unione di più voci, il risultato dell’azione sinergica di istituzioni che hanno dialogato tra di loro: la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, il Parco archeologico dei Campi Flegrei, l’Istituto ad Indirizzo raro Caselli di Napoli che ha messo a disposizione i forni per la cottura di alcune opere di grande formato.
Titolo | Kême |
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Sottotitolo | La scuola nel tempio |
Autore | a cura di Rosaria Iazzetta, Antonio Manzoni, Nello Antonio Valentino |
ISBN | 9788856908367 |
Editore | arte'm |
Pagine/durata | 64 |
Spedizione | immediata |