L'Uomo e il male, un mistero di libertà

Il superamento della prospettiva illusoria e rassegnata dell'impotenza di fronte al male porta con sé un'altra prospettiva fondamentale di esorcizzazione: il male umano non è mai un'alternativa al bene - con forza e minacciosità proprie - bensì sempre e unicamente carenza di un qualche bene realmente e individualmente possibile. I grandi peccati dell'uomo chiamato alla libertà sono peccati di omissione. (Pietro Archiati). Il testo vuole esorcizzare il "male" mostrandone il risvolto evolutivo e quegli aspetti che nel nostro tempo siamo chiamati a sondare sempre di più se vogliamo afferrare il cammino di libertà dell'uomo. L'uomo può allora vincere l'illusorio senso di impotenza, giorno per giorno, e vivere una risurrezione dal male in termini di conquista di libertà. L'autore ci porta incontro figure emblematiche del male quali Caino, Edipo, Giuda, ma anche simboli universali del bene e del male nelle mitologie e nelle religioni, grazie a cui è possibile orientarsi nel mistero dell'evoluzione umana e comprendere sempre di più il presente e il futuro che vogliamo creare.