La magia sacra di Abra Melin (o AbraMelìn)

Scritto in forma di autobiografia in cui l’autore Abraham Ben Simon espone e insegna un sistema di conoscenze magiche di una tradizione antichissima che aveva appreso dall’egiziano Abra Melin. Il testo tradotto dall’ebraico al latino probabilmente nel 1400, sparì per alcuni secoli. Nel 189- 8 fu riscoperto dal S.L. Mac Gregor Mathers che lo arricchì con osservazioni e chiarimenti. Il libro è composto in tre parti:  Libro I: Consigli e autobiografia; entrambe indirizzate dall'Autore al figlio Lamech.  Libro II: Descrizione generale e completa dei mezzi per ottenere i poteri magici desiderati.  Libro III: L'applicazione di questi poteri per produrre una quantità di immensi risultati magici. Abraham sostiene nel testo di aver personalmente e realmente eseguito la maggior parte degli effetti prodigiosi descritti nel Libro III. Ma chi era questo Abramo l'Ebreo? Sebbene questo non sia menzionato nel manoscritto, è possibile che fosse un discendente di quell'Abramo l'Ebreo che scrisse la famosa opera alchemica in ventuno pagine di corteccia o papiro, che giunse nelle mani di Nicolas Flamel e attraverso il cui studio si dice che quest'ultimo giunse, a tempo debito, in possesso della "Pietra Filosofale". Le ragioni per cui Abramo lasciò quest'opera in eredità al figlio Lamech. Suo padre Simon gli raccontò qualcosa sulla Qabalah, sulla magia del rabbino Moses di Magonza e su quanto fosse inferiore alla magia sacra di Abra Melin. Sui vari professori di arte magica che Abramo incontrò durante i suoi viaggi - Del rabbino Mosè di Magonza - Di Giacomo, un cristiano dell'Argentina e un prestigiatore - Di un mago nero di nome Antonio di Praga, in Boemia, e della sua terribile fine - Dei maghi d'Austria - Dei maghi della Grecia - Di un mago di Efiba, vicino a Costantinopoli, che scrisse certi numeri sul terreno - Dei maghi Simone e del rabbino Abramo di Costantinopoli - Dei maghi egiziani Horay, Abimech, Alcaon, Orilach e Abimelec - Dei maghi arabi - AbraMelin, l'unico grande adepto - Di un mago, Giuseppe di Parigi, un cristiano che si era convertito alla fede ebraica e la cui magia era della stessa natura di quella di AbraMelin. Abramo mette in guardia Lamec dall'errore di rinunciare alla religione in cui era cresciuto. Che quest'arte è fondata sulla Sacra Qabalah — Che tutti i segni scritti nel Libro III sono scritti con le lettere della Quarta Gerarchia; ma che le parole misteriose derivano dall'ebraico, dal latino, dal greco, dal caldeo, dal persiano e dall'arabo. Quali e quante classi ci sono nella Magia Vera. Cosa dovremmo considerare prima di intraprendere questa Operazione. Sul fatto che la maggior parte dei libri di magia sono falsi e vani Su ciò che è necessario compiere durante le prime due Lune dell'inizio di questa Vera e Sacra Magia Di cosa dovresti chiedere agli Spiriti, che sono divisi in tre diverse truppe e vengono convocati in tre giorni separati. Per conoscere ogni genere di cose passate e future, che tuttavia non si oppongono a Dio, né alla Sua Santissima Volontà. Per ottenere informazioni rilevanti ed essere illuminati su tutti i tipi di proposizioni e su tutte le scienze dubbie. Come possiamo tenere legati o liberi gli Spiriti Familiari, in qualsiasi forma. Per far sì che gli Spiriti eseguano con facilità e prontezza tutti i compiti e le Operazioni chimiche necessarie, per quanto riguarda in particolare per i metalli. Per eccitare le tempeste. Trasformare gli animali in uomini e gli uomini in animali, ecc.