Le strane abitudini del caso

Cinque racconti, cinque storie, cinque incontri, legati dal filo rosso del destino. Le strane abitudini del caso è un paso doble con la vita. Cinque viaggi attraverso i chiaroscuri del cuore, un gioco di apparenze che colora di luce e d’ombra situazioni e personaggi sempre sospesi, come in bilico tra un presente e un passato…. Perché la sorte di ognuno sta nell’illusione che, allo stesso tempo, tutto sia vero tutto sia falso: la felicità e il dolore, l’amore e il disincanto, l’attesa, la realtà e la fantasia. Le strane abitudini del caso sono le finestre accese sul buio, sfere di vetro dove la neve scende per molto, per poco. Nella “Città incantata”, racconto di apertura, gli abitanti di una città (mai citata ma facilmente individuabile in Napoli) vivono una spasmodica attesa che si verifichi il prodigio del cambiamento, In “Eravamo sogni” un famoso scrittore dà appuntamento ad una sua lettrice, “Nell’aria del pomeriggio” Peppino è alle prese con un strano fenomeno fotografico (illusione o realtà?). In “Sirena” un ex detenuto riconquista la tanto attesa libertà, mentre ne “Le cose che restano” Alina, colleziona sfere di vetro, e ogni volta che ne capovolge una il corso delle cose cambia.