L’esoterismo di Dante

«O voi che avete gl’intelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto il velame delli versi strani!» “Con queste parole (Inferno", IX, 61-63), Dante indica molto esplicitamente che c'è nella sua opera un significato nascosto, che il significato esteriore ed apparente è solo un velo, e che deve essere ricercato da chi è capace di penetrarlo”. Da tempo si pensa, e lo stesso Dante lascia intendere con chiarezza, che il testo della Commedia contenga diversi significati nascosti da un velo, che devono essere ricercati da chi è capace di penetrarli. La conoscenza della Tradizione e l’intuizione permette a René Guénon di fare appello alle dottrine indù e islamiche per restituire il significato profondo della Commedia. Il capolavoro del grande fiorentino traccia un processo di realizzazione spiritua- le dove l'Inferno rappresenta un esaurimento delle possibilità inferiori presenti nello stato umano come vestigia di stati precedenti dell'essere, dove il Purgatorio descrive l'opera di purificazione che sfocia nel ripristino dello “Stato edenico”, e dove il Paradiso espone la conquista di stati sovraumani attraverso la gerarchia dei cieli planetari. In un'opera del genere Guénon fa luce su numerosi punti relativi alle scienze tradizionali, al simbolismo dei numeri, alla dottrina dei cicli cosmici e alla “Grande Opera” degli Ermetisti.