L’aggressione sionista - Il nemico dell’uomo

Dal testo di Maurice Bardèche “Lo ‘Stato’ d’Israele ha bisogno per la sua sicurezza di diventare pa drone del Vicino Oriente e di estendere il suo protettorato su tutti gli Stati arabi senza ecezione alcuna, dopo averli debellati e neutralizzati; oppure esso è destinato a sparire in un modo o nell’altro, presto o tardi, in circo stanze drammatiche. […] Assediata in una testa di ponte super-popolata sulla riva del mare, serrata da odii implacabili, Israele è condannata a gio care alla roulette russa. Quattro volte, cinque volte, forse, essa non troverà la pallottola ma rimarrà in balìa di una sola sconfitta e la sua situazione diverrà allora tragica e irrimediabile”. Dal discorso pronunziato nella sala della Gran Guardia di Padova il 16 marzo 1969 “Israele vuole risolvere la questione palestinese commettendo un au tentico GENOCIDIO nei confronti della legittima popolazione palestinese. Le consorterie sionistiche internazionali, le centrali del capitalismo e della tecnocrazia internazionale vedono nel sedicente ‘Stato’ di Israele, da esse creato, da esse sorretto, da esse armato […], queste forze capitalistiche ve dono in Israele una efficiente piattaforma per estendere la loro cancrena e schiacciare qualsiasi tentativo di rivolta. […] In Palestina […] si scontrano oggi due concezioni della vita e del mondo: quella che fa capo a coloro che vogliono perpetuare il dominio del denaro, della tecnocrazia, dello sfrut tamento dell’uomo da parte del capitale, e quella di coloro che vogliono, altrettanto drasticamente, rifiutare questo dominio, abbatterlo, dissolver lo! […] Israele vuole ridurre all’impotenza gli Stati arabi, mira a renderli satelliti ed estendere in tal modo […] il proprio dominio su tutto il Nord-A frica. Dominio di Israele significa dominio del sionismo. Dominio del sio nismo significa dominio dell’alta finanza, cioè delle forze capitalistiche in ternazionali. La patria degli ebrei non deve riferirsi al sedicente ‘Stato’ di Israele: di terre libere ne esistono molte sul globo terrestre e l’alta finanza sionista e le plutocrazie internazionali possono ben spendere i milioni di dollari che ora esse destinano al finanziamento delle guerre di aggressione sionista [.] per costituire un nuovo Stato, in una parte del mondo che non sia il Vicino Oriente, alle genti ebraiche. Noi non vogliamo, voi non dovete permettere che l’infezione aumenti la propria virulenza e il mondo ruoti attorno all’asse imperialistico Washington – Tel Aviv. Opporsi a tutto questo significa: disinfestare la Palestina dal sionismo”. Dal testo di Claudio Mutti “Da questi canti affiora una sfida –lucida e costante– e, accanto alla fredda determinazione della vendetta, insorgono motivi passionali qua li l’odio, la rabbia, la maledizione. Temi che raggiungono il culmine nella potente rievocazione di Ulisse, giustiziere che corre a vele spiegate verso la patria a sterminare i predoni. Sterminare i predoni: noi sappiamo che i combattenti palestinesi possono riuscire vittoriosi e raggiungere questo obiettivo. È possibile, invece, che siano i palestinesi a dover soccombere diffronte alla strapotenza dei predoni, ma ciò non diminuirebbe affatto il valore e il significato di questa generosa rivolta contro il ‘nemico dell’uomo’ – non essendovi dubbio (almeno per noi) che la validità di una impresa, più che dall’esito, deriva dallo stile con cui essa viene condotta e animata”.