Petulia Tempesta e le lunghe estati che non tornano più

“Petulia Tempesta non stava ferma un attimo. A qualsiasi ora del giorno e della notte c’era qualcosa da fare e qualcosa che la faceva arrabbiare. Ce l’aveva un po’ con tutti: con i prepotenti, con gli arroganti, con quelli che tirano le trecce alle bambine, con i primi della classe che non passano i compiti, con i ricchi che non si accorgono dei poveri…”. l’inizio di “Petulia Tempesta e le lunghe estatiE che non tornano più”, il primo libro delle avventure di questo buffo personaggio e degli altri protagonisti del suo mondo pieno di fantasia: il Preside-Poeta Antelmo Quattrocapilli, il Principe Mugoni, la Stella Paolina, il Re Francofranchi, i fratelli Fintacchino e Saltacchino e tanti altri. Petulia, fra un pentolone di cioccolata e una piramide di frittelle, racconta le sue affascinanti storie ad un gruppo di coraggiosi bambini, entrati di soppiatto nella sua abitazione, la misteriosa Villa Ventosa, spuntata un bel giorno dal nulla. Anastasia, Alacrimonio, Nannarello e gli altri bambini ascoltano rapiti le storie di Petulia, intervallate dai buffi interventi di Quattrocapilli, e quella prima notte d’estate dura quanto tutta la stagione: l’arrivo dei primi freddi li coglierà tutti seduti intorno a Petulia all’ultimo racconto. “Petulia Tempesta e le lunghe estati che non tornano più” è allo stesso tempo un libro divertente e istruttivo: pur non venendo mai a mancare la gag comica o la caricatura spiritosa, ogni storia racchiude una morale, come le fiabe d’altri tempi, ma riferita agli attuali modelli di vita. I temi dominanti sono quelli dell’invidia e della difficile ricerca di una identità (Stella Paolina), del trasformismo e dell’adulazione (Fintacchino), del fanatismo nel mondo dello spettacolo (Saltacchino), della prepotenza e dell’ecologia (Il Principe Mugoni) e della solitudine del potere (Il Re inventore Francofranchi). Il testo è adatto ai bambini della scuola elementare, ma potrà essere letto con vero divertimento da adolescenti e da adulti. Si presta per la sua struttura narrativa a letture pubbliche e a piccole rappresentazioni recitate. Il libro contiene nove coloratissime illustrazioni, realizzate dalla pittrice Rosalba Suelzu, che costituiscono un vero e proprio complemento della narrazione.