Psichiatria democratica

Questo volume raccoglie testimonianze di cinquant’anni della nostra storia e per molti operatori anche della propria vita. Una vita fatta di lavoro, di fatica, di tensione quotidiana al cambiamento, tra sogni, speranze, scon- fitte e rilanci. Anni, questi, trascorsi a tessere un filo a più mani che ci legasse ad altri mondi e ad altre realtà. Un filo tante volte parso logoro e sul punto di cedere. Irrimediabilmente. Ma che ancora oggi è lì. […] E ce n’è voluto di fiato per portare avanti le tante battaglie che abbiamo combattuto. Prima fra tutte quella che portò alla chiusura dei manicomi aprendo alla speranza la vita di migliaia e migliaia di persone perse in quegli inferni. [… ] Poi, tra mille difficoltà, passare dal manicomio al territorio per restituire “ai matti” quella vita normale fatta di gesti ormai dimenticati, sopraffatti com’erano dalle privazioni e dalla solitudine […] Emilio Lupo Chissà se in quell’ottobre del 1973, all’atto della fondazione di Psichiatria Democratica i membri del comitato promotore pensavano al futuro lontano oltre a quello più prossimo che li attendeva nella lotta contro i manicomi a Trieste, ad Arezzo e nel resto d’Italia? I tempi erano altri, certo, le urgenze riguardavano l’allargamento dei consensi pubblici intorno ad un impegno etico, politico, culturale, disciplinare, si concentravano sulle modalità con cui convincere le amministrazioni a sposare la causa di civiltà di apertura delle mura concentrazionarie e persuadere gli psichiatri, gli psicologi, gli infermieri che il loro lavoro si fondava su un abuso e su una pretesa di scientificità vaga e malposta. […] Abbiamo imparato compiendo scelte, rimanendo coerenti, osservando il pre- sente e non rievocando il passato. Ciascuna di queste scelte ha comportato impegno, prese di posizione, lotte, confronto aperto con altri modi e altre visioni della salute mentale e, in ultima analisi delle relazioni umane. […] La lezione appresa tuttavia non termina qua, e ora come allora Psichiatria Democratica è in prima fila per ricor- darlo e per contrastare l’ondata di reazione che sta rischiando di capovolgere le conquiste civili, culturali e sociali di decenni. Antonello d’Elia

[…] Terapeuti sociali attivatori di conflitti, operatori militanti della trasformazione dei rapporti di classe, creativi indagatori delle difficoltà della vita di chi apre per sé una crisi e coinvolge/sconvolge tutto il proprio mondo relazionale ed esistenziale, donne e uomini della Salute Mentale che scelgono soluzioni individuali al posto di protocolli generalizzanti: ecco chi siamo Noi di Psichiatria Democratica, oltre essere studiosi e attenti critici della storia, delle tecniche e della ideologia della medicina psichiatrica. Salvatore Di Fede