PADRE PIO «PERDUÓNËME»

Il libro uscito dalla penna di Nino Cesarano è un volume che racconta la vita del santo pietrelcinese con emozione, con certezza di fede da parte del credente, ma anche con ammirazione da parte dell’uomo che considera eroe chi ha speso la propria vita per gli altri per amore di Dio. Un serie di versi che precipitano il lettore nella più schietta cultura popolare napoletana attraverso un attento e maturo uso del dialetto, e nella più genuina religiosità popolare, che non pronuncia massime filosofiche ma proverbi pieni di verità. Note dell’editore: La mole del libro e il tema trattato, la vita del Santo frate, impediscono giudizi sommari. Non ancora presente in libreria questo lavoro ha già suscitato una serie di reazioni da parte di chi ne ha sentito parlare. Il mondo cattolico lo aspetta con curiosità e simpatia pronto a rilevare nel testo, quale occasione di speranza, i momenti di discontinuità con l’agiografia classica. Il mondo laico, invece, lo aspetta con l’interesse proprio di chi ama avvicinarsi alla lettura e conoscere parte della storia locale. Ideas edizioni ha deciso di pubblicare questo libro perché in grado di offrire un’immagine della vita del Santo ai più sconosciuta. La poesia, anche nelle sue versioni auliche, riesce ad avvicinare alla lettura un gran numero di persone di ogni estrazione sociale. Il libro è, infatti, una piacevole lirica in napoletano eduardiano: un dialetto con onore di lingua. L’incontro con Nino Cesarano, autore da più di trent’anni delle canzoni per la nota Festa dei Gigli, dal 4 dicembre patrimonio UNESCO, nonché autore di numerose pubblicazioni, ha fatto sì che prendesse vita questa collaborazione. Nei suoi versi c’è allo stesso tempo la vita del Santo pietrelcinese, la vita dell’autore, ma anche di tutti coloro che a lui si rivolgono. La sua è una poesia “popolare” ricca di sentimenti, profondità di osservazione della realtà, veridicità dell’incontro. Sentimenti che l’autore lascia trasparire nella sua ingenuità di credente, nel suo essere innamorato della sua opera a tal punto che IDEAS ha deciso di pubblicare il lavoro come la primigenia stesura, senza intervento alcuno, così da lasciarlo legato a quell’ispirazione che Nino ebbe il 14 agosto del 2012 quando avvertì il profumo di Padre Pio: “E nun se po’ descrivere ’a smania ca te piglia, pecché quanno tu ’a siente me pàre ’nu ’ncantato”. Mario De Tommasi