Quarantine diary

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Che strana parola “Quarantena”, viene di pronunciarla “Quaranteeeenaaah” enfatizzando quel sapore un po’ medievale, che sa di antichi manoscritti, di velieri scricchiolanti fermi nei porti, di inutili unguenti medicamentosi. Invece indica solamente un numero di giorni. Che fino a qualche settimana fa nessuno avrebbe mai immaginato di trascorrere chiuso tra pareti, non necessariamente le proprie, ma quelle del domicilio in cui anche solo per caso ci si trovasse ad abitare. Come in quei giochi infantili in cui ci si deve fermare allo stop in qualsiasi posizione ci si trovi e rimanere immobili fino al nuovo via. Dall’annuncio serale del 9 marzo la consapevolezza di essere in “Quaranteeenaaah”, ma soprattutto la forza evocativa di questa parola, mi ha indotto ad agire come un prigioniero dei Piombi di Venezia: tenere un diario! Questa determinazione ha ben presto sottomesso tutti gli altri pensieri, le preoccupazioni, le reazioni emotive alle notizie divenendo un canalizzatore unico di emozioni: tutto veniva setacciato per finire lì. Ed in questo senso è divenuto anche un po’ un antidoto, per quanto egoista, per quanto narcisista, alle paure e alle angosce dei giorni peggiori. Perché la preoccupazione dominante era il disegno quotidiano, da fare a ogni costo. Il quadernetto in similpelle nera e carta scadente di Tiger mi ha ammiccato dalla mensola dei “dimenticati”. Vi ho annotato con un segno furiosamente veloce gli stati emotivi di ogni giornata, aggiungendo solo qualche tono ad acquerello, incollando qualche frammento disegnato a parte sulla amata carta gialla delle raccomandate, qualche timbrino inciso nel linoleum e via! La formula per ottenere un risultato esteticamente accettabile ma soprattutto rapido era messa a punto. Non ho mai contato le pagine del quaderno. Non ho mai pensato di finirle. Solo verso il trentacinquesimo giorno mi sono resa conto che le notizie non erano ancora molto confortanti, ma le pagine cominciavano a scarseggiare. Arrivata al giorno 39 è rimasta solo un’altra pagina utile. E non poteva essere solo un caso. Il mio scadente quaderno di Tiger mi stava comunicando di essere nato con la stoffa di un vero diario di 40ena!

Informazioni aggiuntive
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Titolo Quarantine diary
Sottotitolo //
Autore Daniela Pergreffi
ISBN 9788866473114
Editore Diogene Edizioni
Pagine/durata 50
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