Sinfonia in bianco

Alla vigilia della visita di Maria Inês alla fazenda della sua infanzia, Tomás rivive il momento in cui, molti anni prima, un quadro dal titolo Sinfonia in bianco si era materializzato davanti ai suoi occhi di giovanissimo pittore. In un pomeriggio cittadino Maria Inês gli era apparsa come in quel quadro di Whistler, vestita di bianco: rimarrà per sempre dentro di lui come l’immagine stessa di una grazia e di una giovinezza inafferrabili. È una vigilia di ricordi e di conti con il passato che unisce Maria Inês, sua sorella Clarice e Tomás; ma per chiudere il cerchio è necessario rievocare, ciascuno nella propria solitudine, i pezzi di una storia. Prendono così vita, come in una sinfonia, persone e momenti, ognuno con i suoi leitmotiv, con le sue ferite e le sue verità taciute e terribili. Perché tacere era la regola imposta dai genitori alle due bambine: e il non detto, complice dei loro sogni spezzati, è iterato nella vita adulta delle due sorelle, fino a questo incontro che permette un nuovo inizio. I luoghi nello sfondo, una campagna silenziosa ma animata da una natura prorompente, e una Rio anni Sessanta e anni Novanta appena accennata, sono quanto mai lontani dall’immagine del Brasile urbano folcloristico e violento più rappresentato.