Storia della Cintura di castità

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La prima cintura di castità la descrive Omero nell'Odissea: Efesto, dio del fuoco, fabbro, zoppo e brutto, viene tradito dalla sua sposa Afrodite. Per vendicarsi, forgia una sottile rete di ferro che le imprigionerà il sesso. L 'uso del mezzo meccanico per assicurarsi la fedeltà della donna, si fa risalire agli albori del 1400. Venne adottato in Italia, in Francia, in Germania, in Inghilterra, soprattutto da mariti-guerrieri i quali, una volta sigillato l'organo del piacere, portavano in battaglia la preziosissima chiave. L'ultima a persistere nel crudele uso fu la religiosa Spagna, come testimonia in alcuni suoi disegni Goya. Costruita, in metallo flessibile, ricoperta di velluto e avorio con chiusura a lucchetto e sigilli di ceralacca,la cintura di castità (fatta quasi sempre su misura) copriva il pube e andava a cingere completamente l'organo genitale; una perforazione a dentelle permetteva appena di espletare le quotidiane funzioni naturali. II disumano orpello rappresentò la esplicita sopraffazione sublimata in concetti quali l'onore, la fedeltà, la gelosia.
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