Quando l'Ucraina invase l'Iraq

Le mani del Pentagono sulla storia

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L’Ucraina che oggi si straccia le vesti come Paese invaso e invoca la legge internazionale contro la Russia, gigantesco paradosso, ieri calpestava quella stessa legge internazionale sotto i propri mezzi corazzati quale Paese invasore del popolo iracheno. Similmente per 20 anni truppe ucraine sono state in Kossovo, come ricorda l’autore, per imporre con le armi alla Serbia una secessione che essa non ha mai voluto concedere al Donbass. Un terribile scheletro nell’armadio dell’Ucraina, questo, completamente rimosso dalla pubblica opinione occidentale per evidenti motivi di produzione di consenso all’attuale guerra con la Russia, ma mai dimenticato dalle pubbliche opinioni africane e medio orientali, cosi come da quelle serbe, che alla deflagrazione del conflitto russo-ucraino se ne sono immediatamente ricordate schierandosi senza tentennamenti con la Russia, la quale insieme a Francia e Cina, quell’invasione tentò invano di fermarla con il suo veto all’ONU completamente ignorato dal generale Colin Powell, allora Segretario di Stato. L’autore, attraverso documenti di Stato e militari e la disamina di una vasta mole di articoli internazionali dell’epoca, ricostruisce in modo incalzante come attraverso una subdola operazione di dossieraggio, il Pentagono, che, come egli teorizza, gestisce la politica estera ucraina attraverso il controllo delle forze armate ucraine fin dal lontano 1992, nel 2003 riuscì a ricattare e mettere spalle al muro l’allora presidente ucraino Kuchma, ottenendo di coinvolgere l’Ucraina nella invasione ed occupazione dell’Iraq, dove essa dovette inviare il terzo maggior contingente militare della coalizione, partecipando a una guerra di occupazione illegale, che, scatenata con la iconica menzogna delle armi di massa, costò il terrificante prezzo di oltre 600 mila civili iracheni uccisi, fra essi decine di migliaia di bambini, distruzione, arresto dello sviluppo, destabilizzazione dell’intero Medioriente, e quant’altro. Di questo terrificante delitto contro il diritto internazionale e crimine umanitario che fu l’invasione e l’occupazione dell’Iraq a cui l’Ucraina fu costretta a partecipare, cosi come della attuale guerra con la Russia in cui l’Ucraina è coinvolta, l’autore ritiene fondamentalmente responsabile l’ascesa in occidente, attraverso due mutazioni genetiche maligne nello Stato illuminista post Rivoluzione Francese, innescate dalla Seconda Guerra Mondiale, di un quarto potere militare alieno nello Stato federale americano, e della conseguente nuova classe sociale nata dalla professionalizzazione degli eserciti occidentali, che l’autore ha definito in altre opere la Classe Armata, la quale da oltre mezzo secolo destabilizza e disordina entropicamente lo spazio geopolitico mondiale nell’inseguimento dei propri intrinseci bisogni di riproduzione, che si soddisfano attraverso sempre maggiori quote di potere decisionale eroso ai poteri dello Stato e di ricchezza pubblica parassitata in nome della difesa alla società civile, alla Borghesia produttiva e ai lavoratori.

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Titolo Quando l'Ucraina invase l'Iraq
Sottotitolo Le mani del Pentagono sulla storia
Autore David Colantoni
ISBN 9788865882849
Editore Arianna Editrice
Pagine/durata 432
Spedizione 3 giorni
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