Ottocento

Giallo Napulitano

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Questa storia è da immaginarsi accaduta in un momento particolare e cruciale per il Regno di Napoli, quando la gran parte del popolo e molti intellettuali e nobili che si erano schierati a favore dei napoleonici, proclamando l'effimera repubblica partenopea, furono costretti a capitolare il 23 giugno 1799. Pochi giorni prima, infatti, le truppe borboniche, rientrate in possesso di gran parte del Regno, riuscirono a stringere da terra la città in una morsa di ferro, mentre gli alleati inglesi, dalla parte del mare, conquistando le isole di Procida, Ischia, Capri, Ponza e Ventotene, costrinsero i repubblicani alla resa. La capitale, in particolare nei luoghi dove era ancora visibile "l'albero della libertà", diventò scenario di numerose esecuzioni. Le vittime furono imprigionate nelle fortezze di Castel Nuovo e Sant'Elmo. I lazzari e l'infima plebaglia si resero protagonisti di molte esecuzioni. Le vittime, tratte giù dai patiboli, venivano trascinate lungo le strade e seppellite in fosse comuni. Non fu risparmiato nessuno di coloro che avevano tramato contro la corte e dure furono le condanne emesse dai tribunali speciali.

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Titolo Ottocento
Sottotitolo Giallo Napulitano
Autore Rosario Scavetta
ISBN 9788894492194
Editore Edizioni Flegree
Pagine/durata 55
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