Frontiere

Storia della penetrazione italiana nei mercati orientali e africani da Giolitti a Mussolini

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La ‘Frontiera Est’ del fascismo fu preceduta dalle iniziative individuali di uomini e soprattutto ‘capitani d’industria’ che, sostenuti dalle banche, si avventurarono fuori dai confini nazionali alla ricerca di nuovi orizzonti di guadagno e di affermazione, determinando quella «formidabile fusione d’intenti» che si sarebbe consolidata in seguito e avrebbe portato alla creazione mussoliniana del mito dei ‘produttori’. Il presente volume riassume tali vicende, che costituirono un importante corollario all’imperialismo fascista in Africa. Nelle sue pagine la storia nazionale e internazionale dell’Italia da Giolitti a Mussolini si intreccia ai temi economico-finanziari fino alla ‘grande crisi’ conseguente al crollo di Wall Street del 1929, che portò alla fine del modello di ‘banca mista’ della COMIT e alla creazione dell’IRI. Furono anni di profondi rivolgimenti, di conflitti, di violenze. Americanismo e fordismo plasmarono la nuova organizzazione del lavoro, introducendo profondi cambiamenti nell’economia e nella società italiana. Attraverso i Copialettere della corrispondenza di Giuseppe Toeplitz, il timoniere della Nave Italia (così come lo tratteggiò Mario Sironi in un suo fortunato bozzetto, riprodotto nella quarta di copertina), l’Autore ricostruisce gli intrecci tra potere economico, politico e finanziario di quegli anni.

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Titolo Frontiere
Sottotitolo Storia della penetrazione italiana nei mercati orientali e africani da Giolitti a Mussolini
Autore Alessandro Pellegatta
ISBN 9788899821326
Editore D'Amico Editore
Pagine/durata 156
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